La casa muta per adattarsi a stili di vita in continua trasformazione e con lei anche il bagno, che diventa lo specchio delle esigenze imposte dall’attualità. La pandemia di Coronavirus ha modificato la definizione di igiene, dando un nuovo volto alla pulizia. Questo non significa che l’estetica debba soccombere alla funzionalità, anzi. La contemporaneità e l'innovazione tecnologica ci hanno regalato nuovi materiali (belli ed efficienti) e moderni dispositivi/prodotti che permettono di avere un bagno sempre pulito.
Ed ecco che questo momento storico così particolare diventa un'ottima occasione per ristrutturare questo ambiente, rendendolo uno spazio pensato anche per facilitarne le operazioni di pulizia.
Cosa dovremmo tenere a mente, quindi, per igienizzare il bagno a partire da materiali, rivestimenti e sanitari? Ecco un’utile guida.
Scegliamo linee essenziali e superfici facili da pulire per evitare il più possibile zone di accumulo dello sporco e la conseguente proliferazione dei patogeni.
Cominciamo dalla ceramica, regina - non a caso - dell'ambiente bagno. Si tratta, infatti, del materiale anallergico per eccellenza: non trattiene né sporco né batteri, è inodore e si pulisce molto facilmente, anche con una semplice soluzione di acqua e sapone. Negli ultimi anni, poi, la ceramica è stata oggetto di numerose rivisitazioni tecnologiche, volte a migliorarne proprio le performances igieniche. Il trattamento agli ioni d'argento, ad esempio, crea un potente scudo antibatterico sulle superfici e, bloccando la proliferazione dei batteri, offre una protezione continua e duratura in tutto l'ambiente bagno.
Se, invece, si cerca un materiale capace di regalare superfici senza fughe, si può optare senza indugi per il Corian®: benché esista da oltre 50 anni, le sue virtù non sono ancora così note come dovrebbero. Si tratta di un materiale straordinario che, oltre a essere estremamente resistente, può assumere qualsiasi forma desideriamo. Può essere modellato e tagliato come il legno e, come quest’ultimo, può accogliere una varietà di colori e finiture senza limiti.
Alla bellezza del materiale si associano notevoli prestazioni igieniche. Oltre a dar vita a superfici continue, il Corian® non favorisce la formazione di muffe e presenta una notevole stabilità contro batteri e funghi (secondo la norma europea DIN EN ISO 846). Proprio per questi motivi è utilizzato di frequente anche nel settore sanitario e introdurlo in bagno significa rendere più sicuro e funzionale l'intero ambiente. Ma dove utilizzarlo? Il Corian® è perfetto per rivestire i piani d’appoggio, ma è ottimo anche nelle zone in cui l’acqua è l’elemento preponderante, non è poroso e quindi può trovare posto anche all’interno della doccia.
Un ambiente lineare è più facile da tenere in ordine. Per avere un bagno sempre pulito dobbiamo scegliere la semplicità, che sarà il fil rouge di tutto lo stile d'arredo. La sobrietà premia in termini di eleganza e ci farà risparmiare tempo (e fatica) quando si tratterà di spolverare e detergere. Lo stile ottimale, da questo punto di vista, è quello minimal, che permette la progettazione di un bagno con pochi elementi, ma estremamente funzionali.
Scegliamo, ad esempio, la doccia walk-in a filo pavimento con profili appena percepiti, abbinata a sanitari sospesi e filomuro, i quali permettono una pulizia più approfondita delle superfici e del pavimento.
Quanto agli arredi, poi, meglio selezionarne pochi così da non appesantire eccessivamente l'ambiente. Ad esempio il lavabo, incassato o da appoggio, può essere posizionato su un mobile contenitore con sistema di chiusura push/pull anziché con maniglie.
Quando Le forme dell'arredo sono lineari e rigorose, sono da preferire le tonalità più chiare.
Un bagno votato all'igiene è un ambiente che si utilizza senza toccare (quasi) nulla. La tecnologia ci offre recenti soluzioni touchless che, fino a qualche anno fa, era impossibile pensare di poter sfruttare in casa. La rubinetteria, per esempio, può essere dotata di sensori: l'erogazione dell'acqua si attiverà solo al bisogno e in modalità totalmente contactless.
Che dire, invece, del WC? Scegliamolo smart, con copriwater che si alza automaticamente all'avvicinarsi dell'utente e, magari, dotiamolo di tecnologia autopulente. In quanto alla tipologia, poi, sono senza dubbio da preferire i WC senza brida che, in assenza del bordo ricurvo tipico dei classici water, evitano l'accumulo di sporco e di acqua, diminuendo drasticamente la formazione di germi e patogeni. Anche la pulizia è più facile in un WC di questo tipo, perché tutta la superficie interna dello stesso è raggiungibile senza alcuna difficoltà.
In quanto ai materiali da privilegiare per la rubinetteria e gli accessori (anche di design) non dimentichiamo l’acciaio: è facile da pulire e, soprattutto, contrasta la proliferazione di muffe e batteri.
Il tocco in più per l’ambiente? Un sanificatore d'aria in grado di combattere l'inquinamento domestico e diminuire la quantità di patogeni presenti in bagno.